La Giornata dei Calzini Spaiati

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La Giornata dei Calzini Spaiati: per tutti quelli pieni di fantasia o di disordine

La Giornata dei Calzini Spaiati, da oltre un decennio si celebra il primo venerdì di febbraio. L’iniziativa nata undici anni fa in una scuola primaria di Terzo di Aquileia, in provincia di Udine, dall’idea della maestra Sabrina Flapp ha sempre avuto lo scopo di sensibilizzare i più piccoli sull’autismo e su altre diversità, per promuovere il messaggio “diverso è bello”.

Anche quest’anno la finalità di questa giornata – intitolata simbolicamente ai calzini spaiati (sinonimo di diversità, appunto) – rimane quella di incentivare l’accettazione della diversità, tra i bambini e non solo, tuttavia in tempi di isolamento sociale, di lontananza dai propri cari, di visite proibite in ospedale e nelle Rsa, di abbracci off-limits e baci non parliamone, l’iniziativa assume un valore inedito.

Quest’anno più di sempre ci sentiamo tutti calzini spaiati e ci sentiamo un po’ soli. Però come i calzini non perdono mai la speranza di ritrovarsi, così noi non vediamo l’ora di ritrovarci, riabbracciarci e stare di nuovo insieme!”, queste le parole che suggeriscono come l’edizione 2021 della Giornata dei Calzini Spaiati sia anche un inno alla speranza di ritrovarsi quando finalmente la pandemia sarà finita e le circostanze ce lo permetteranno.

Gli organizzatori della Giornata dei Calzini Spaiati 2021 hanno annunciato sulla pagina Facebook ufficiale dedicata all’iniziativa che quest’anno nelle scuole si parlerà di amicizia e rispetto, usando metaforicamente i calzini spaiati in modi diversi.

Ciascun bambino appenderà un calzino spaiato a scuola, scrivendoci sopra il proprio nome, dopodiché i compagni potranno infilarci dentro un disegno, una letterina o anche solo una parola, tutti legati al concetto di amicizia. Solo alla fine della giornata, quando si tornerà a casa con il calzino, ciascun bambino potrà scoprire i messaggi di amicizia dei compagni.

Un’iniziativa bella e buona che veicola un messaggio virtuoso a una pratica accattivante per i più piccoli, in qualche modo assimilabile alla calza della Befana da riempire di dolcetti del 6 gennaio. E invece il 5 febbraio, a un mese di distanza dall’Epifania, la “farcitura” del calzino si rivela ben più dolce, intessuta com’è dal fil rouge dell’amicizia e della diversità celebrate con gioia e positività. (Rainews)

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