Lavoratori Sotacarbo, sit in a Villa Devoto: “Vogliamo un presidente”

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Sit – in di protesta questa mattina dei dipendenti della Sotacarbo davanti a Villa Devoto sede istituzionale della Giunta.

I sindacati e i lavoratori hanno chiesto, senza ottenerlo, un incontro con il presidente Solinas al fine sollecitare la nomina del presidente, ruolo vacante dalle dimissioni del professor Lanza.

Con un pacchetto azionario, equamente diviso fra Enea e Regione Sardegna, Sotacarbo rappresenta oramai un punto fermo nella ricerca e nello sviluppo delle tecnologie a basse emissioni di anidride carbonica. Nello specifico, Sotacarbo si occupa di generazione elettrica e termica da biomasse, tecnologie per l’utilizzo della CO2 e per la produzione di idrogeno.

Le 37 unità, suddivise fra ingegneri, chimici e geologi del Centro Ricerche della Miniera di Serbariu, attendono la nomina di un presidente da parte della Giunta regionale per poter proseguire nelle loro attività.

Andrea Porcu – RSU Flaei Cisl – afferma: “Attualmente serve un milione di euro per realizzare un impianto a valenza internazionale necessario per la nostra ricerca. Il Ministero paga tutto a lavoro concluso ma senza la firma del presidente, non è possibile avviare la realizzazione dell’infrastruttura sperimentale. Siamo già in grave ritardo e rischiamo di perdere, oltre ai mancati guadagni futuri, anche le retribuzioni per le ore già effettuate”

Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, in seguito al mancato incontro con il presidente Solinas, hanno diramato questo comunicato unitario:

“Ancora una volta, e con estremo rammarico, prendiamo atto del comportamento irresponsabile della Regione davanti al problema che riguarda il futuro del centro ricerche Sotacarbo.

Dopo gli impegni assunti e non rispettati dall’assessore Fasolino ci aspettavamo oggi un sussulto d’orgoglio del Presidente Solinas, invece dalla presidenza non c’è stata alcuna convocazione per i lavoratori e sindacati riuniti in sit in davanti a Villa Devoto. E’ questo l’interesse verso i lavoratori sardi?.

L’impegno preso lo scorso 3 dicembre è stato disatteso, confermando ancora una volta il disinteresse verso un settore fondamentale e cruciale per lo sviluppo della ricerca. Proprio in questi giorni in cui si parla di Recovery fund constatiamo la distanza di chi deve occuparsi di programmare il futuro dei cittadini. La mobilitazione che da tempo ci vede sostenere la vertenza de lavoratori Sotacarbo non si fermerà oggi ma proseguirà con un inasprimento dei toni. Chi ha ruolo di governo si assuma tutte le responsabilità del caso.” 

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