Le nuove frontiere delle cure per pazienti con diabete e cardiopatie

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Oristano.  “L’obiettivo è favorire il dialogo e una maggiore collaborazione tra i medici di medicina generale e le StrutturemComplesse di Diabetologia e Cardiologia della Asl 5 di Oristano al fine
di ottimizzare la cura dei pazienti affetti da diabete e dalle più
comuni malattie cardiovascolari, orientandoli non solo verso i farmaci
previsti nella Nota 100, ma anche verso le nuove tecnologie e gli ausili
sia i pazienti già cardiopatici che per quelli con rischio
cardiovascolare”. Per la Dottoressa Concetta Clausi e il dottor
Francesco Dettori, rispettivamente direttori delle Strutture Complesse
di Diabetologia e Cardiologia dell’ospedale San Martino di Oristano
questo è lo scopo dell’incontro dal tema “Diabete e cuore. Prospettive
per il medico di medicina generale”, che si terrà sabato 2 dicembre
all’hotel Mistral 2 di Oristano. L’iniziativa è organizzata dalle due
Strutture Complesse del San Martino in collaborazione con l’Ordine dei
Medici della Provincia di Oristano.
LE PATOLOGIE La dottoressa Clausi e il dottor Dettori hanno proseguito:
“Il diabete mellito è una malattia cronica complessa, che, in mancanza
di un adeguato controllo glicemico e dei fattori di rischio
cardiovascolari comporta complicanze cardiorenali frequenti e spesso
fatali, con un forte impatto clinico, sociale ed economico. Nell’ultimo
periodo si è registrato un aumento esponenziale dell’incidenza del
diabete e delle malattie cardiovascolari a livello globale. Si stima che
ogni medico di medicina generale possa avere in carico sino a 150
pazienti diabetici di differenti livelli di complessità e di intensità
di cure”. Da qui la necessità di un dialogo e di una collaborazione
maggiore fra cardiologi, diabetologi e medici di medicina generale.
IL CONVEGNO Durante l’incontro sabato 2 dicembre a Oristano si parlerà
anche dei nuovi farmaci  antidiabetici, che, con le loro proprietà,
offrono la possibilità di intervenire a vari livelli, “garantendo non
solo efficacia di tipo clinico, con il miglioramento del compenso e il
raggiungimento di obiettivi metabolici, ma anche un profilo di sicurezza
e di vantaggi cardiorenali sul paziente mai ottenuti prima”, hanno
sottolineato i due dottori, “nuove opportunità per il medico di medicina
generale, che, adesso, può intervenire direttamente nella cura dei
propri pazienti prescrivendo farmaci, che prima erano, invece,
regolamentati da piani terapeutici gestiti solo dallo specialista”.
L’incontro inizierà alle 10. Poi, sino al pomeriggio, le quattro
sessioni del convegno con una ventina di relatori.

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