Maturità. Le tracce: Ungaretti, Stajano e Sciascia, temi su Bartali e Dalla Chiesa

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Con la prova di Italiano, hanno preso il via gli esami di maturità per oltre 500.000 studenti, alle 8.30 l’apertura del plico telematico. La password per accedere alle tracce è stata pubblicata sul sito del Ministero, www.miur.gov.it, e sui profili social. Le commissioni d’esame coinvolte quest’anno sono 13.161 per 26.188 classi. I candidati iscritti alla Maturità sono 520.263, di cui 502.607 interni e 17.656 esterni. Secondo le prime rilevazioni del Miur, il tasso di ammissione all’esame è del 96,3% E’ confermato il divieto tassativo per i candidati di utilizzare cellulari, smartphone, pc e qualsiasi altra apparecchiatura elettronica in grado di accedere alla rete o riprodurre file e immagini, pena l’esclusione dall’esame.

Sette le tracce. Due per il tema letterario, tre per il tema argomentativo (novità che sostituisce il saggio breve) e due per il tema d’attualità.

La poesia «Risvegli» tratta dalla raccolta «L’allegria, il porto sepolto» di Giuseppe Ungaretti è una delle tracce per la prima prova scritta dell’esame di maturità 2019: la scelta del poeta era stata prevista dal 23% degli studenti. Segue  Leonardo Sciascia con «Il giorno della civetta».

Testi argomentativi, ci sono un testo tratto da Tommaso Montanari: «Istruzioni per il futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà», sul valore del patrimonio culturale; un testo tratto da Steven Sloman – Philip Fernbach «L’illusione della conoscenza» e per il terzo c’è un brano tratto dall’introduzione di Corrado Stajano giornalista e scrittore, con la raccolta di saggi «La cultura italiana del Novecento».

Le tracce sul tema di attualità, la prima parte da un testo tratto dal discorso del prefetto Luigi Viana, in occasione delle celebrazioni del trentennale dall’uccisione del Prefetto Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo. La seconda invece, su sport e storia, parte dall’articolo del giornalista Cristiano Gatti pubblicato su Il Giornale, che parla della vittoria al Tour de France di Gino Bartali nel 1948, avvenuta in un momento di forte tensione dopo l’attentato a Togliatti.

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