Sabato 6 novembre terza giornata del XIV Festival Scienza

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Cagliari. Prosegue sabato 6 novembre, all’EXMA, la quattordicesima edizione del Cagliari Festival Scienza “La Scienza tra speranze e scoperte” con 6 appuntamenti alcuni in presenza e altri in streaming.

Il primo incontro della mattina prevede, dalle 9 alle 10, il collegamento in streaming con gli autori del libro L’ultima religione: Paolo Gulisano specialista in Igiene e Medicina Preventiva che all’attività di medico epidemiologo affianca da anni un impegno culturale di saggista e scrittore e Gianluca Marletta che ha pubblicatovari saggi su tematiche storico-religiose e antropologiche. Questa ultima religione avrà una fiducia quasi superstiziosa nella scienza: se l’uomo, attraverso le scoperte e la padronanza tecnica delle leggi della natura ha fatto dei disastri, saranno la stessa scienza e la stessa tecnica a trovare il rimedio.

Sarà invece in presenza (10:30 -11:30) l’appuntamento curato dalla professoressa Carla Romagnino, Past President dell’Associazione ScienzaSocietàScienza dedicato ad Albert Einstein, nel centenario del premio Nobel. In occasione del centesimo anniversario della assegnazione del Premio Nobel per la fisica ad Albert Einstein, si metterà in luce come la vita e le caratteristiche personali di questo grande genio hanno interagito con il suo lavoro scientifico.

Si prosegue poi, sempre in streaming, dalle ore 12:00 – 13:00con Milena Santerini, autrice del libro La mente ostile. Forme dell’odio contemporaneo, professoressa ordinario di Pedagogia generale presso l’Università Cattolica di Milano e Coordinatrice Nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che con la partecipazione di Benedetta Pintus di Gi.U.Li.A. Giornaliste e degli studenti del Liceo Classico Siotto Pintor di Cagliari affronterà un tema quanto mai contemporaneo e discusso. L’odio sembra una realtà dominante nella storia dell’umanità e nel mondo globale, diviso e polarizzato. Il noi si contrappone ad un loro, percepiti non come singoli individui, ma come un gruppo nemico verso cui si nutre pregiudizio e intolleranza: stranieri, ebrei, rom, musulmani, donne, omosessuali, persone fragili… Ma la nostra mente è per natura ostile? il cervello è irrimediabilmente programmato per l’odio? Anche se meccanismi automatici e inconsci spingono gli esseri umani a percepire con paura le diversità, le neuroscienze attuali descrivono menti empatiche, che si rispecchiano e si identificano con l’altro in modo innato. In realtà, sono le politiche dell’odio che costruiscono il nemico e ci manipolano, creando una vera e propria macchina dell’hate speech – dagli haters ai troll – che ha trovato il suo habitat ideale in Internet. Le folle emotive rincorrono fake news e complottismi, le posizioni si polarizzano, la violenza può diventare estrema. Mutano continuamente le forme di odio collettivo: il razzismo da biologico diventa culturale, l’antisemitismo subisce pericolose metamorfosi, cambia l’aggressività contro le donne. Ma, in un mondo in cui sembra ancora prevalere il pregiudizio emotivo, odio, aggressività e reazioni ostili non sono inevitabili: anzi, è possibile contrastare il disimpegno morale e riscoprire il senso di un destino comune.

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16, Germano Orrù del Dipartimento di Scienze Tecniche Mediche Applicate dell’Università di Cagliari ed Enrica Tuveri, docente di chimica nella scuola secondaria di 2° gradosi confronteranno in presenza su un tema ancora di strettissima attualità: La tecnologia nella ricerca delle varianti del Sars-Cov-2.

La terza giornata si chiude con l’incontro delle ore 17:30: Donne, ragazze e scienza a cura di Antonella Rossi del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari, che cercherà di dimostrare come ci siano tante opportunità di intraprendere una carriera in campo accademico, costruire laboratori e avere strumenti, finanziamenti e riconoscimenti adeguati per le ragazze che vogliono dedicarsi alle STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica).

Durante tutta la giornata, a partire dalle 9 in sala Terrazza, si potrà prendere parte al  Laboratorio S.T.E.A.M. una esposizione interattiva di elaborati3D, creatività, design, team building, robotica, attività video ludiche, storytelling a cura di Barbara Pitzanti e Simone Masala di Laboratorio K.

Tra gli eventi che affiancano il Festival Scienze ci sono dei Percorsi Museali- Ambientali- Tecnologici tra cui segnaliamo l’Accesso alla galleria del colle San Michele  a cura di Salvatore Buschettu e della Federazione speleologica sarda, per il quale è obbligatorio l’uso del casco messo a disposizione dagli organizzatori e del green pass. (Orari: 10:00/11:00/12:00 e 15:00/16:00/17:00); e Il parco di Tuvixeddu: uno straordinario percorso tra natura e archeologiaa cura delle socie ANISN B. Carzedda, M. A. Manca, E. Piro e M. B. Zandara, delle socie GAK Spanedda e D. Ferrara e dell’ANFFAS, con la collaborazione del sig. Francesco Espostocuratore delle aree verdi. Nel sito, dalle 8:00 alle 13:00, i visitatori saranno guidati in un percorso integrato che, insieme alla ricostruzione delle vestigia del passato, farà cogliere gli aspetti geologici e botanici, che costituiscono le peculiarità del luogo.

Sono visitabili per tutta la durata del Festival Scienza nel foyer e nella sala conferenze dell’EXMA 5 mostreArte&Scienza una esposizione dei bozzetti originali selezionati per il concorso Arte&Scienza, a cura di Maria Maddalena Becchere e Laura Zanini.

Padri della medicina in Sardegna a cura di Thalassa Azione Onlus Sardegna, Graziano Napolitano del Convitto Nazionale Cagliari, Francesco Marcello, ScienzaSocietàScienza e Università degli studi di Cagliari: un progetto che nasce con gli alunni della Quarta A del Liceo classico del Convitto di Cagliari, guidati dai loro tutor e dai docenti della facoltà di Medicina. Attraverso poster e altri supporti multimediali è stato ricostruito il tragitto della medicina in Sardegna analizzando le fasi maggiormente significative e tracciando le biografie dei principali artefici.

Dall’inferno locale al problema globale! Una riflessione sui problemi ambientali attraverso immagini, slogan, proposte di soluzione, per non dimenticare che la natura è amica dell’uomo e con la scienza trova soluzioni per una umanità che spesso non sa ascoltarla, a cura di Pina Rosa, Lina Deplano, Alessandra Piras e la 2G del Liceo Pitagora di Selargius.

Corner Science on Stage a cura del National Steering Committee per l’Italia con Carla Romagnino, ScienzaSocietàScienza, Alessia Zurru, Laboratorio Scienza, Giovanni Pezzi, AIF. 

E infine Bella l’astronomia! Ma a che serve? a cura di Sabrina Milia e Silvia Casu, INAF-OAC. una piccola mostra di pannelli e oggetti per capire come l’astronomia abbia sempre aiutato l’essere umano, e tuttora lo faccia, e per conoscere alcune delle tante applicazioni pratiche dell’astronomia moderna.

Al festival è abbinato un contest fotografico su instagram: #scienzatrasperanzaescoperte Come interpretare il festival nei suoi momenti più significativi. Ulteriori informazioni sono disponibili su: www.festivalscienzacagliari.it

Le attività si svolgeranno secondo i seguenti orari di apertura: tutti i giorni ore 9.00-13.00 e ore 15.00-19.00 salvo diverse indicazioni in brochure e sul sito https://www.festivalscienzacagliari.it/it/home-it/.

Per i laboratori, le animazioni e le visite ai musei l’accesso alle sale è gestito con un sistema di rotazione che consenta la sanificazione degli strumenti e l’aerazione degli ambienti in applicazione delle norme sanitarie previste contro la pandemia in atto.

Il Festival, organizzato dell’Associazione Scienza Società Scienza, proseguirà a Cagliari sino al 9 novembre e si trasferirà, dal 12 al 27 novembre, a Nuoro, Oristano, Siniscola, Isili – Sarcidano e Iglesias. Per il terzo anno consecutivo, nell’ambito del festival si terrà anche la premiazione del Premio Donna di Scienza.

Il Cagliari Festival Scienza, ha sempre voluto dare un contributo in termini di divulgazione scientifica e di correttezza nell’informazione e anche quest’anno ci saranno a Cagliari eccellenze di fama internazionale in campo scientifico che daranno lumi sull’importanza che la scienza svolge per rendere la vita dell’intero pianeta meno difficile. Gli ospiti oltre ad illustrare le cause e il diffondersi della pandemia daranno informazioni sui numerosi obiettivi raggiunti nei vari campi scientifici in questi ultimi anni.

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