Sanità, l’Assessore Doria: “Dal Collegato risorse per potenziare l’assistenza sul territorio e negli ospedali”

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Cagliari. Risorse per la medicina generale a cui si aggiungono fondi per gli incentivi per chi sceglie di lavorare negli ospedali in difficoltà, per il riconoscimento di compensi più alti per le prestazioni aggiuntive, per il reclutamento di medici stranieri, per il trasporto dei dializzati, per il potenziamento della rete di emergenza urgenza, per gli screening prenatali e per la formazione specialistica dei medici e degli infermieri di comunità, ma anche l’istituzione di un indice di sofferenza in grado di definire delle priorità nelle procedure per le assunzioni di personale per gli ospedali dell’Isola. Sono questi, in sintesi, i provvedimenti per la sanità sarda contenuti nel Collegato alla legge Finanziaria approvato oggi in Consiglio regionale.

In particolare, in merito alla misura che riguarda i medici di famiglia l’assessore Doria precisa: “A marzo, a pochi mesi dall’inizio del mio incarico come assessore, ho incontrato i medici di medicina generale a Tramatza nell’ambito di un grande confronto molto partecipato e con loro ho preso degli impegni precisi. Con l’approvazione del Collegato abbiamo destinato integralmente i 20 milioni di euro per il 2024 e altrettante risorse per il 2025, stanziati nell’ultima Finanziaria, alla copertura del nuovo Accordo integrativo regionale (Air), in cui troveranno risposta molte delle richieste avanzate dai medici e dunque l’attuazione degli istituti dell’Accordo collettivo nazionale (Acn) attualmente in vigore, inoltre abbiamo redistribuito risorse per 3 milioni di euro sui progetti di assistenza territoriale (Ascot) sulla base delle esigenze espresse dalle Asl. L’obiettivo è quello di rafforzare le cure sul territorio, migliorando le condizioni di lavoro dei medici”.

Cade inoltre l’obbligo di certificazione medica previsto per il rientro a scuola degli studenti: “Un provvedimento già adottato da tempo in altre regioni, che accoglie le richieste dei medici e punta a una semplificazione oggi sempre più necessaria”.

Sul fronte degli ospedali sono stati disposti l’incremento del corrispettivo orario per le prestazioni aggiuntive fino a 100 euro per i medici e fino a 60 euro per il comparto e la costituzione di un fondo con una dotazione di 5 milioni di euro l’anno da destinare a un’indennità per i medici e il personale del comparto che operano in sedi disagiate, caratterizzate da un’elevata carenza sotto il profilo assistenziale, e una dotazione di 6 milioni di euro, destinati alle Asl, per il reclutamento di medici stranieri, analogamente a quanto già avvenuto in altre regioni. Istituito anche un ‘indice di sofferenza’ da utilizzare nelle procedure concorsuali per favorire gli ospedali che registrano le carenze più gravi e che hanno maggiori difficoltà a trovare personale disposto a ricoprire incarichi.

Autorizzata anche la spesa di 2 milioni di euro per il trasporto ai dializzati dal domicilio ai centri di cura: “Una misura – sottolinea l’assessore Doria – che va incontro alle esigenze di tanti pazienti, soprattutto quelli che necessitano di trasporti particolari e molto costosi e che, spesso, non risiedono nei Comuni in cui si trovano i centri”.

Per il potenziamento della rete dell’emergenza urgenza sono stati destinati invece 18,5 milioni di euro: 3,7 milioni per il 2023 e 7,4 milioni per ciascun anno per il 2024 e 2025. Potenziato anche l’impianto degli screening prenatali per garantire alle donne in gravidanza l’accesso gratuito a test prenatali (NIPT, oggi disponibili solo privatamente) non invasivi.

Risorse anche per la formazione: 3,7 milioni di euro per il finanziamento dei ruoli docenti per l’attivazione della scuola di specializzazione di Pediatria all’Università di Sassari (che andrebbe ad aggiungersi a quella già presente a Cagliari) e, sempre nell’ateneo sassarese, per la scuola di specializzazione in Chirurgia pediatrica (la prima in Sardegna); un milione di euro (ripartiti tra le Università di Cagliari e Sassari) per il finanziamento dei master di primo livello per la formazione degli infermieri di Comunità, nuove figure professionali previste dal nuovo assetto della sanità territoriale.

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