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Sono meno di dieci i Comuni della Sardegna per i quali è stato calcolato l’R(t), cioè l’indice di diffusione del Covid-19, che in tutta l’Isola è pari a 0,48. Tra questi Cagliari, che presenta un valore superiore a 0,5, cioè il limite fissato dal presidente della Regione Christian Solinas entro il quale consentire ai sindaci di adottare ordinanze per l’apertura, anticipata rispetto al Dpcm, dall’11 maggio di centri estetici, parrucchieri, negozi di abbigliamento.
Intanto, ha detto il governatore nel punto stampa serale, “il sindaco metropolitano Paolo Truzzu ha già chiesto un dato aggregato di tutti i centri della Città metropolitana che il comitato scientifico elaborerà”. In ogni caso, ha spiegato, “la stragrande maggioranza dei Comuni dell’Isola ha avuto una circolazione del virus tanto bassa da sterilizzare il parametro R (t), cioè l’indice di diffusione del contagio”. L’R(t), infatti, “assume valore solo nei centri dove sono stati registrati un numero di casi positivi superiore a 30”.
Ad oggi i Comuni immuni sono 246, 92 quelli con contagi da 1 a 4, 15 con contagi da 5 a 9, 10 con contagi da 10 a 19, 11 con contagi da 20 a 49, 2 con contagi da 50 a 99, 0 con contagi da 100 a 199, uno oltre i 200. “La Regione – ha chiarito Solinas – è stata in grado di calcolare l’R(t), per avere i numeri esatti abbiamo utilizzato gli stessi assunti dell’Istituto superiore di sanità”.
In generale, ha aggiunto, l’indice R(t) dà una più corretta rappresentazione dove ci sono più casi di positività, tanto che le Regioni del Meridione hanno chiesto parametri più articolati, e il decreto del ministro Speranza prevede infatti 21 indicatori (compreso l’R con t) che cercano di mitigare gli effetti distorsivi che l’indice ha in Regioni a bassa circolazione virale”. (Ansa.it)
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