Scippo del Cagliari-Dubai, Bertolotti e Mura: “non crediamo a una sola parola delle dichiarazioni Sogaer-Geasar”

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Sullo spostamento del volo diretto per Dubai da Cagliari a Olbia, e su quanto dichiarato dalle due società di gestione, i presidenti di Confcommercio Sud Sardegna, Alberto Bertolotti, e di Federalberghi Sud Sardegna Fausto Mura, hanno dichiarato: “Confcommercio e Federalberghi Sud Sardegna esprimono la più netta contrarietà a questa operazione dai contorni oscuri, chiunque la abbia decisa (davvero). Non crediamo ad una sola parola del comunicato stampa congiunto Sogaer- Geasar e che ha l’unico effetto di farci intravvedere il ceppo su cui poggia la testa di Sogaer”.

“La scelta dissennata di togliere il volo al capoluogo non è altro che uno scippo a Cagliari e uno schiaffo violento alla Regione ed alla Camera di Commercio di Cagliari-Oristano: perdendo il collegamento con Dubai, la Sardegna tutta perde definitivamente un ponte annuale con gli Emirati. Trasferirlo ad Olbia renderà la connessione, inevitabilmente, stagionale ed episodica. Al di là delle spiegazioni che non spiegano e che, immancabilmente, ci sono state fornite per gettare fumo negli occhi – dichiarano Bertolotti e Mura –, il messaggio è chiaro: chi controlla gli aeroporti fa il bello e il cattivo tempo e, se ci si azzarda ad opporsi, arrivano le punizioni. Così, giusto per dimostrare come funziona il padronato”.

“Se – proseguono Bertolotti e Mura – putacaso, ci fosse ancora qualcuno non convinto che i privati fanno l’interesse dei privati, eccolo servito: dopo 5 anni di lavoro preparatori, il volo diretto per Dubai diventa una chimera, con buona pace del più grande scalo isolano, che serve oltre due terzi della popolazione e che è l’unico scalo strategico della Sardegna”.

“Questo è quello che succede quando gli interessi pubblici, quelli degli imprenditori e dei cittadini, si scontrano con i disegni, ovviamente ben più vasti, di colossi economici”, dicono i due presidenti delle organizzazioni più rappresentative delle imprese isolane.

“Ora, siamo facili profeti: qualche Solone dirà che, se il padrone fosse stato unico, forse avrebbe avuto un occhio di riguardo anche per Cagliari. La verità è che oramai chi dovrebbe governare la Camera di Commercio ha perso il controllo del processo decisionale. E cominciano i danni al nostro territorio.  La (tentata) fusione degli scali di Olbia ed Alghero, a causa dei maggiori margini consentiti al soggetto privato nella partecipazione al sistema aeroportuale del nord Sardegna, rischia di prosciugare il ruolo strategico di Cagliari e, come abbiamo paventato, di fare perdere voli, opportunità e economia al Sud Sardegna. Il che è, a ben vedere, il contrario dello scopo statutario della Camera di Commercio di Cagliari”, chiosano Bertolotti e Mura. “Il presidente pro tempore, se ne ha la forza politica, cambi subito rotta o farà schiantare l’ente che presiede in un fallimento che coinvolge l’intera economia del sud Sardegna”.

“L’aeroporto di Cagliari rimanga pubblico e libero di programmare il suo sviluppo, senza interferenze esterne, pressioni, strumentalizzazioni politiche dei padroni del vapore. A chi lavora per il noto progetto, noi continuiamo a rispondere che di padroni non ne vogliamo”.
“Liberi sardi in libera Sardegna. E la battaglia continua”, concludono Alberto Bertolotti e Fausto Mura.

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