Sindaci sardi contro crisi energetica: luci spente per il caro bollette

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Sardegna. I sindaci dei piccoli comuni sardi in trincea per le prime contromisure contro la crisi energetica e il cari bollette. In molti in questi giorni stanno prendendo decisioni drastiche per fronteggiare l’emergenza gas legata alla guerra in Ucraina.

Come riporta l’Ansa, l’ultimo è Francesco Caggiari, primo cittadino di Bortigali, centro di 1.250 abitanti in provincia di Nuoro: lui ha scelto di spegnere le luci. Non tutte, chiaramente. L’illuminazione pubblica sarà garantita solo nelle strade di maggiore traffico. In una zona del paese le lampade rimarranno spente. Mentre nell’area industriale i punti luce saranno attivi alternativamente: due spenti e in mezzo uno acceso.

“Tutto questo – spiega il sindaco in un avviso ai cittadini – per mantenere integro il bilancio comunale ed evitare un pericoloso disavanzo”. I contributi per fronteggiare il caro bollette sono anche arrivati. Ma secondo Caggiari non sono sufficienti: servono drastici tagli e black out. Decisioni quasi drammatiche.”

E c’è anche chi ci scherza su. Un esempio nella pagina Facebook di Francesco Usai, sindaco di Ussassai, 480 abitanti sempre in provincia di Nuoro, il più piccolo comune della Barbagia di Seùlo L’assist è il suggerimento della cottura della pasta a fuoco spento. “Visto il costo esorbitante di gasolio e benzina per la mietitura del grano – si legge nel post scritto con ironia alla maniera di una determina – considerato che l’uomo primitivo faceva ciò: 1) non usiamo gasolio e benzina per mietitrebbia ecc 2) non consumiamo gas di cottura 3) non accendiamo fuochi e/o consumiamo legname. Quindi: mangiamo il grano a livello di ‘chicco’ essicato al sole!! Per altre determinazioni … vediamo”.

Dai piccoli centri alle grandi città è un coro di doglianze dopo la ‘botta’ di agosto sulle bollette elettriche. Ad Oristano si è passati dai 181mila euro spesi in quel mese nel 2021 a 466mila versati pochi giorni fa. A Cagliari il conto è triplicato, salendo da 249mila a 611mila, a Sassari da 180mila a 312mila. 

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