“La cessione dell’infrastruttura di rete e il suo passaggio sotto il controllo del fondo di investimenti EQT è solo un’operazione finanziaria, il cui effetto sarà quello di indebolire ulteriormente il settore delle Tlc in Italia e soprattutto quello di mettere in serio pericolo i posti di lavoro Windtre”
Così dichiara Omar Marras, segretario regionale Fistel Cisl.
“Siamo molto preoccupati – prosegue il sindacalista – per il destino dei lavoratori Windtre in Sardegna. Parliamo di oltre 250 dipendenti è gran parte di essi, nel 2017, è già stato oggetto di un precedente tentativo di cessione che ha incontrato l’opposizione dei sindacati e la bocciatura del Giudice del Lavoro.”
Lo spezzatino della rete rispetto ai servizi è un’operazione finora inedita sul panorama delle TLC in Italia e in Europa e come tale, rappresenta un’incognita. A questo si aggiunge il fatto che il controllo di questo nuovo soggetto sarebbe nelle mani di un fondo che, per loro stessa ammissione, ha una media di “permanenza” nelle aziende di circa 5/7 anni dopo i quali la prospettiva è quella di una nuova cessione ad altri soggetti.
La crisi del settore è oramai cronica, la perdita di ricavi (10 miliardi di euro negli ultimi 12 anni) va ricondotta a molteplici responsabilità: dalla guerra al massimo ribasso delle tariffe condotta dalle aziende fino alla totale assenza di interventi da parte del Governo in un settore che, solo a parole, viene definito strategico per il Paese.
“Nei prossimi giorni – conclude Marras – chiameremo i lavoratori di Windtre e di tutto il tutto settore ad una forte mobilitazione. Chiediamo alle Istituzioni, al Governo nazionale e a quello regionale di attivare tutte le iniziative necessarie per tutelare, insieme ai sindacati, la stabilità del settore e dell’occupazione”
Read Time:1 Minute, 25 Second