Tumore al polmone, cento morti al giorno in Italia

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Giovedì 23 novembre, dalle 14, la sala conferenze del Caesars hotel – via Darwin n. 4, Cagliari – ospita il
convegno In pole position – Progressi nella lotta al tumore al polmone in Sardegna: prospettive e sfide. Ai
lavori prendono parte i principali specialisti isolani della materia. Il responsabile scientifico è Michele
Boero, direttore Medicina nucleare Arnas Brotzu.
Scelte e visione politica. Al convegno sono previsti gli interventi di Ugo Cappellacci (presidente
Commissione affari sociali – Camera dei deputati), Francesca Piras (direttore generale assessorato regionale alla Sanità), Antonio Mundula (presidente Commissione salute, Consiglio Regionale) e Stefano Schirru (presidente Commissione bilancio, Consiglio regionale). Tra gli specialisti, interventi di Giorgio La Nasa e Luca Saba (prorettore e presidente facoltà medicina, Università Cagliari), Antonio Pazzola (clinica
oncologica, Sassari) e Claudio Sini (oncologo, Olbia).
Casistica da brividi. In Italia si registrano annualmente oltre 30mila morti per tumore del polmone con
una media di circa 100 morti al giorno. La sopravvivenza a 5 anni è del 16 per cento e si stimano per i
prossimi anni 41.500 nuove diagnosi di tumore del polmone, per il 30 per cento tra le donne. I dati Artium
Aiom del 2020 fotografano per il 2019 in Sardegna oltre 10.200 nuovi casi di tumore maligno (10mila nel
2018, seimila uomini e 4.200 donne). In Italia ogni giorno circa mille persone ricevono una nuova diagnosi
di tumore maligno, 28 in Sardegna. Negli uomini, esclusi i tumori della cute (non melanomi), prevalgono il
tumore del colon-retto e della prostata (ciascuno il 17 per cento di tutti i tumori diagnosticati). Il tumore del polmone segue con il 12, quello della vescica con l’8 per cento.
Costi diretti e indiretti. La patologia in Italia pesa per circa 2,5 miliardi di euro (costi sanitari e costi
indiretti e sociali, Mennini et al. 2019). Dal 2016 al 2018 è stata registrata una media annuale di 130.563
ricoveri, di cui 11.353 con intervento con un costo medio per ricovero di 9.310 euro e seimila di costi
indiretti. Il numero di ricoveri e di pazienti ospedalizzati si riduce nel tempo ma aumentano le
ospedalizzazioni per intervento. In termini previdenziali il tumore al polmone è caratterizzato da un
incremento degli Assegni ordinari d’invalidità e dei Piani individuali pensionistici, 156 milioni di euro/anno.
Fumo di sigaretta killer. Con 8-9 tumori del polmone su 10, il fumo di sigaretta è il principale fattore di
rischio, seguito da esposizione professionale ad amianto, radon e metalli pesanti. “Urge avere efficaci mezzi di prevenzione primaria, personalizzati per età e tipologia dei soggetti, e secondaria. L’impiego della Tac spirale in soggetti a rischio ha abbattuto la mortalità e va pertanto rapidamente implementata nel nostro Sistema Sanitario, con l’inserimento nei Lea” spiega il dottor Boero. Ai lavori verranno trattate le novità terapeutico, dall’introduzione dell’immunoterapia e della medicina di precisione, utile per garantire ai pazienti maggiore qualità e quantità di vita. Dal progetto parlamentare “Challenge Cancer” si va verso la riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure oncologiche in Europa, l’evidenza delle prove scientifiche sui benefici dello screening precoce fino alle raccomandazioni sullo screening del tumore al polmone del Piano oncologico Europeo. Ai lavori viene tracciata la rotta: va adottato in Sardegna un modello di network ospedale-territorio con l’uso delle nuove tecnologie terapeutiche e un accordo con la Regione e gli ospedali. “Occorre un modello innovativo di accesso al servizio sanitario del paziente oncologico che consideri le recenti innovazioni diagnostico-terapeutiche e le peculiarità territoriali al fine – rimarca Michele Boero – di minimizzare le disuguaglianze regionali in termini di accesso e qualità delle cure”.

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