Uccise compagna e portò via le figlie, sta male e salta udienza

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Avrebbe dovuto rilasciare dichiarazioni spontanee prima di ascoltare la requisitoria della procuratraci generale, ma Francesco Baingio Douglas Fadda, il 47enne di Sorso condannato all’ergastolo in primo grado per il femminicidio della compagna 41enne di origine ceca Zdenka Krejcikova, questa mattina non si è presentato nell’aula della Corte d’appello di Sassari perchè sta male.

Dal carcere di Bancali, dove è detenuto, è arrivata una comunicazione alla Corte in cui si spiega che Fadda ha rifiutato di essere accompagnato in udienza, dicendo di star male, e ha rifiutato anche di essere visitato nell’infermeria dell’istituto penitenziario.

La Corte, presieduta dal giudice Salvatore Marinaro, accogliendo la richiesta dell’avvocato difensore, Lorenzo Galisai, ha concesso il differimento dell’udienza al 29 maggio e disposto la partecipazione dell’imputato in videoconferenza dal carcere. Dopo l’apertura del processo d’appello, il 23 gennaio scorso, è la terza volta che un’udienza slitta per le precarie condizioni di salute dell’imputato.

I fatti contestati risalgono al 15 gennaio del 2020, quando la donna venne ferita con un coltello in un bar di Sorso e morì dopo una lenta agonia in un casa di Ossi dove Fadda l’aveva lasciata prima di allontanarsi nel cuore della notte con le due figlie gemelle undicenni della vittima. Il tribunale di Sassari lo ha condannato all’ergastolo per omicidio volontario aggravato da premeditazione, commesso con crudeltà nei confronti di una persona a cui era legato sentimentalmente, nonché di resistenza, tortura, porto abusivo di coltello e sequestro di persona. Lui si è sempre dichiarato innocente, sostenendo che la compagna si era feria da sola scivolando e cadendo sul coltello che lei stessa impugnava. (ANSA).

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