Verso il “GIORNO DELLA MEMORIA”: due eventi all’Università di Cagliari

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LA MOSTRA A PALAZZO BELGRANO DAL 24 GENNAIO AL 4 FEBBRAIO

“A 80 anni dalle leggi razziali, l’Università di Cagliari ricorda Doro Levi, Alberto Pincherle e Camillo Viterbo”

Le leggi razziali, approvate dal regime fascista il 10 novembre del 1938, colpirono tre docenti dell’ateneo cagliaritano. Davide Teodoro Levi era un triestino nato nel 1898, sbarcò a Cagliari nel ’35, nominato professore straordinario di archeologia e storia dell’arte antica nella Facoltà di Lettere e Filosofia. Ricoprì in quegli anni anche l’incarico di soprintendente ad interim nella Soprintendenza alle opere d’arte e di antichità della Sardegna; si occupò inoltre di numerosi scavi, tra i quali quelli nell’anfiteatro romano di Cagliari e nella necropoli punica di Olbia. Alberto Pincherle era di Milano, classe 1894. Giunse a Cagliari nell’ottobre del ’37 dopo aver vinto il concorso per professore straordinario di Storia delle religioni alla Facoltà di Lettere e Filosofia; insegnò Storia del cristianesimo, tra i suoi ambiti di ricerca il Nuovo Testamento e i secoli IV e V con particolare interesse verso la figura di Sant’Agostino e l’epoca della Riforma. Camillo Viterbo era nato a Trieste nel 1900, il 16 dicembre del ’36 fu nominato professore ordinario di Diritto commerciale alla Facoltà di Giurisprudenza, in seguito ricevette l’incarico di Storia politica coloniale e di Diritto industriale. Indirizzò i suoi studi in particolare sui temi legati al contratto di assicurazione. 

I tre docenti furono sospesi e allontanati dall’insegnamento in ottemperanza alla disposizione emanata dal Ministero dell’educazione che obbligava gli atenei ad espellere immediatamente i professori ebrei. Vennero poi reintegrati nel gennaio del ’44, in seguito all’abrogazione delle leggi razziali da parte del governo del Sud, presieduto da Badoglio. Solo Pincherle rientrò nell’ateneo cagliaritano per poi trasferirsi nel ’48 all’università di Roma. Andò nella capitale anche Levi, alla Direzione generale antichità e belle arti della Pubblica istruzione. Viterbo invece si trasferì in Argentina, a Buenos Aires. Nel 2018 l’allora rettrice Del Zompo chiese ufficialmente scusa alle famiglie dei tre docenti “per l’applicazione di quella fredda e burocratica norma“. La mostra 2023, organizzata dal dipartimento di Storia, beni culturali e territorio e dall’Archivio storico di UniCa con la direzione scientifica di Francesco Atzeni, è stata curata da Mariangela Rapetti, Gianluca Scroccu ed Eleonora Todde.

CONVEGNO “LA FORZA DEL RICORDO COME ANTIDOTO DEL MALE”

Lunedì 30 gennaio, ore 10,30, nell’aula magna del Rettorato


Interverranno il rettore Francesco Mola, il professor Michele Camerota e Maurizio Molinari, direttore responsabile del quotidiano nazionale La Repubblica. Modererà il dibattito Federico Geremicca, giornalista del giornale La Stampa. L’evento è curato dai docenti Andrea Corsale, Luca Lecis, Marco Pignotti, Ignazio Putzu e Gianluca Scroccu. Al termine della giornata verrà scoperta una targa commemorativa in ricordo dei tre docenti dell’ateneo colpiti dalle leggi razziali. Sarà possibile seguire l’evento in streaming sul sito web www.Unica.it.

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