Cagliari. Operazione Squadra Mobile “Gran Turismo”

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La Squadra Mobile di Cagliari, insieme agli Uffici investigativi di Milano e Nuoro, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Cagliari nei confronti di 6 indagati responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti:

-ARZU Luca, nato ad Arzana il15.03.1974, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale

-Ettore Scalas di Uta (CA); pluripregiudicato e promotore dell’organizzazione.
-ARZU Pino, nato ad Arzana (NU), il 29 .03.1959, pensionato, promotore dell’organizzazione.
-ARENA Giovanni, nato a Francica (VV) il 12.03.1976, già residente ad Arosio (CO), attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Alghero (SS); pluripregiudicato e partecipe dell’organizzazione.
-BRETTI Giovanni, nato a Vibo Valentia (VV) il 20.08.1978, residente a Limbiate (MI), autotrasportatore, partecipe dell’organizzazione.
-NDOJA Armando, nato in Albania il 10.06.1964, residente a Paderno Dugnano (MI), pregiudicato.
-COIANA Massimiliano, nato a Cagliari il 18.04.1976, pregiudicato, operatore ittico.

Le indagini, avviate nel 2015 e coordinate dalla Procura della Repubblica di Cagliari –DDA- hanno consentito di delineare i profili di un’articolata organizzazione criminale composta da pregiudicati sardi e quelli calabresi ed albanesi, questi ultimi sedenti in Lombardia, dediti al traffico di sostanze stupefacenti – cocaina ed eroina –.
In particolare dal quadro probatorio, accolto dalla competente Autorità giudiziaria, è emersa l’esistenza di un asse ben collaudato tra la Lombardia ed il capoluogo isolano, per l’importazione di copiose quantità di cocaina da destinare al mercato cagliaritano.
L’organizzazione criminale in parola presenta una struttura gerarchicamente organizzata, composta da soggetti con precise e differenti mansioni finalizzate all’acquisto, al trasporto e alla distribuzione di ingenti partite di sostanze stupefacenti, prevalentemente del tipo cocaina ed eroina.

L’attività investigativa ha consentito l’individuazione di un sodalizio malavitoso organizzato con le caratteristiche tipiche delle associazioni per delinquere finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti, con basi operative in Sardegna ed in Lombardia.
I principali artefici dei traffici illeciti sono stati individuati nei soggetti finanziatori ogliastrini  Luca e Pino   Arzu, promotori e organizzatori dell’associazione al pari di Giovanni Arena, cugino dell’altro compartecipe calabrese Giovanni Bretti, anello di congiunzione tra l’organizzazione sardo-calabrese e quella albanese con a disposizione grandi quantitativi di sostanza stupefacente.
Attorno a tali figure più rappresentative ruotavano altri soggetti correi tra i quali spicca, per spessore criminale, il trafficante locale COIANA Massimiliano, deputato a smerciare la droga nel cagliaritano in particolare nel quartiere della “Marina”.
Lo schema prescelto per i traffici risultava essere ben congegnato e di difficile individuazione soprattutto perché il corriere, individuato dall’organizzazione criminale albanese, gestita da Armando Ndoja,  non intratteneva contatti di alcun tipo né con i destinatari né con i referenti calabresi, se non all’atto dell’arrivo a destinazione.
L’associazione si rileva infatti come una struttura complessa, anche di natura logistica, con basi operative suddivise tra la Sardegna e la Lombardia, ovvero tra Arosio (CO), Arzana (Nu) e San Vito (Ca); in particolare, nelle località lombarde venivano sanciti gli accordi illeciti tra Arena, Bretti ed i referenti dell’organizzazione criminale albanese in ordine ai quantitativi da inviare successivamente nel territorio sardo, in altre parole, veniva verificata la disponibilità della sostanza stupefacente, la tipologia, il prezzo e programmata data di destinazione.
Nel corso delle indagini venivano tratti in arresto in flagranza di reato, il 24 ottobre 2015 a Muravera (CA), ARENA Giovanni Arena, PJETRI Eklad, JASEVICIUOUS Raimodas, corriere lituano, sorpresi in possesso di 6,7 Kg di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Sono stati riscontrati almeno quattro viaggi coincidenti altrettante importazioni di droga, per almeno 25 kg tra cocaina ed eroina, attribuendo a ciascuno dei compartecipi gravi elementi di responsabilità.
In tutte le fattispecie delittuose richiamate, lo schema ricalcato era sempre il seguente:
Luca Arzu ricevuto il placet da parte del fratello Pino, organizzava l’importazione di una partita di droga concordandola con Giovanni ARENA; Il calabrese si avvaleva dei contatti del cugino Giovanni Bretti con gli affiliati all’organizzazione criminale albanese per sancire l’affare e programmare l’arrivo del carico in Sardegna. Ricevuta la conferma Luca Arzu effettuava la raccolta dei fondi necessari per acquistare lo stupefacente e pianificava incontri sollecitando il fratello ed altri finanziatori tra i quali Massimiliano Coiana.  Intanto il corriere, presi accordi con i referenti albanesi, effettuava la discesa in Sardegna a bordo di un’autovettura straniera avendo come destinazione il luogo specificato da Luca ARZU a ARENA Giovanni.
Tutto ciò ha evidenziato un solido legame, tra soggetti sardi e calabresi, evidenziato dalla frequente cadenza dei trasporti di droga, agevolato dalle grandi potenzialità del canale di rifornimento albanese, dalle disponibilità finanziarie del gruppo sardo e dai fiorenti margini di guadagno soprattutto con riferimento alla richiesta di eroina (“banana”) nel mercato cagliaritano gestito da trafficanti locali tra i quali la presente indagine ha evidenziato la figura di COIANA Massimiliano.

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