Il funerale d’oro per la balena, bene o male è organizzato. È vero, manca ancora qualche dettaglio come la data e il luogo esatto della sepoltura. Dettagli che si sapranno tra qualche settimana. La cosa certa è che il conto da trentamila euro dovrà pagarlo il Comune. Forse. E infatti c’è un però: il caso della balenottera spiaggiata a Platamona è approdato in Regione. Il gruppo consiliare del Partito dei sardi ha infatti risposto all’appello lanciato nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale di Sorso presentando un emendamento della legge finanziaria per concedere un finanziamento straordinario di 35mila euro. Questo perché il Comune si è ritrovato solo a fronteggiare una situazione ingombrante: un mammifero di diciassette tonnellate – in avanzato stato di decomposizione – spiaggiato sull’arenile di Platamona. Il piano A dell’amministrazione comunale era trainare la carcassa in mare. Ma ha immediatamente cambiato idea quando ha ricevuto il preventivo di spesa da 100mila euro.
A quel punto ha convocato una conferenza di servizi per capire, insieme ad altri sedici enti, che pesci prendere. Il risultato è un piano B meno esoso, circa 30mila euro per affettare e interrare il mammifero, ma pur sempre a carico della municipalità della Romangia: questo ha indicato la Regione.Il Comune ha incassato il colpo ma non vuole rinunciare al rimborso. E infatti un attimo dopo ha annunciato battaglia in Regione sulle spese funerarie della regina del mare. Richiesta raccolta dal gruppo consiliare del PdS, che ieri ha presentato un emendamento pacificatore e, soprattutto, ristoratore. I consiglieri Roberto Desini (primo firmatario), Gianfranco Congiu, Augusto Cherchi e Piermario Manca chiedono la modifica dell’articolo 3 del testo della finanziaria con l’aggiunta di un comma 12 bis, che autorizza una spesa di 35mila euro per concedere un finanziamento straordinario al Comune di Sorso. Fondi che serviranno per rimuovere e smaltire la carcassa senza pesare sulle casse comunali. «Il presente emendamento – si legge nella relazione allegata alla proposta di modifica – mira a finanziare le spese ingenti e impreviste che il Comune di Sorso si è trovato a dover affrontare al fine di gestire l’emergenza ambientale in questione».
La mano tesa al Comune non era neanche tanto scontata, soprattutto perché veste una casacca politica diversa. «Senza dubbio l’amministrazione non ha il nostro stesso colore politico – dice il primo firmatario, Roberto Desini – ma si deve andare oltre le appartenenze. Si tratta della Romangia, è anche il mio territorio, e penso di aver già dimostrato in passato di non aver mai fatto mancare una mano in tal senso». «C’è un’emergenza alla quale bisogna fare far fronte in qualche modo – aggiunge il consigliere sennorese -. La situazione che si è creata a Platamona è la dimostrazione della farraginosità del sistema burocratico italiano, nel quale vige la regola dello scaricabile barile. E come sempre chi ci rimette sono i più deboli, in questo caso un ente locale». (di Salvatore Santoni, foto Giovanni Cossu)
Fonte: www.lanuovasardegna.it