Goni si mobilita per tenere aperta la scuola elementare

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“Non è questa la Sardegna che vogliamo. La scuola è il primo anello della formazione per i bambini, che devono vedersi assicurato il diritto allo studio anche nei piccoli paesi dell’Isola.

L’assemblea di via Roma darà il massimo appoggio alla battaglia del territorio”. Così il capogruppo regionale Udc Gianluigi Rubiu si è rivolto  stamattina al sindaco di Goni Giovanni Maria Cabras, portando la solidarietà ad un centro che rischia di perdere il suo complesso scolastico, con oltre trenta bambini trasferiti nella struttura di Silius, e promettendo l’impegno del consiglio regionale per scongiurare la cancellazione dell’istituto. L’esponente centrista attacca l’assessore regionale Firino, sollecitando un maggior coinvolgimento delle amministrazioni comunali alle prese con il decremento degli alunni. “E’ il risultato di un progetto sul dimensionamento scolastico, con i conseguenti accorpamenti, basato solo sui numeri – spiega Rubiu – Le strutture scolastiche rappresentano l’identità di un paese, favorendo la crescita dei ragazzi”. Il pericolo concreto è che la soppressione della scuola possa favorire lo spopolamento delle zone interne. “E’ in questo modo che si produce la fuga delle giovani generazioni dalla Sardegna, un’Isola sempre più privata dei servizi essenziali e terra di confine per i migranti che ogni giorno arrivano a centinaia – conclude Rubiu – Il sindaco di Goni e la popolazione del centro del Sarrabus Gerrei stanno portando avanti una battaglia per garantire un diritto fondamentale per i giovani del paese”.

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