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Ravenna. Una giovanissima ragazza di 14 anni, ha postato su Facebook una foto in cui erano evidenti lesioni che si era procurata a un braccio facendo il “gioco” del suicidio. La segnalazione pare sia partita dalla scuola che ha avvisato immediatamente i genitori e la polizia postale di Bologna. Questo gioco che gioco non è, inizia ad affacciarsi in Italia soprattutto dopo la messa in onda del servizio delle Iene su Italia 1.
Il Blue Whale Suicide Game, è un fenomeno globale, portato avanti tramite i social, con una serie di regole che portano al suicidio in 50 giorni, durante i quali ci sono 50 livelli da vincere per condividere alla fine la propria morte su Internet. E’ come una puzzle che piano piano si compone e dal quale difficilmente i soggetti che hanno problemi psicologici riescono a uscirne anzi, essi ricevono pressioni in grado di confermare ed aumentare i loro pensieri negativi. Ragazzi depressi , isolati dai vari contesti sociali, con esperienze di violenza alle spalle e quindi un profondo senso di vuoto interiore, con questo gioco si mettono in primo piano sui social ( magari per la prima volta nella loro vita) prima della loro definitiva scomparsa. Blue Whale sembra sia nato in un gruppo privato, il cui nome dovrebbe essere F57, all’interno del Social russo, si tratta di uno dei gruppi definiti in genere “Pro-Suicide”.
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