Nuoro, La Grande Prosa e Danza del Cedac. Al Bocheteatro, otto appuntamenti

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Tra ironia e dramma con la Stagione 2023-2024 de La Grande Prosa e Danza al Bocheteatro di Nuoro, organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni.

 Otto titoli in cartellone tra novembre e maggio per un focus sulla drammaturgia contemporanea, a partire da “Il marito invisibile”, scoppiettante commedia in videocall firmata da Edoardo Erba, uno degli autori più noti e apprezzati in Italia e all’estero, con Maria Amelia Monti e Marina Massironi, per una riflessione sui rapporti umani nell’era della realtà virtuale, tra gli effetti della pandemia e fantascientifiche ipotesi sul prossimo futuro.

Tra letteratura e teatro con la mise en scène di “Storia di un corpo” di Daniel Pennac, spiriti ribelli e ansia di giustizia e libertà nell’icastico “Ottantanove” di Elvira Frosini e Daniele Timpano (Premio Ubu 2022), le voci degli ultimi in “Rumba”, il nuovo spettacolo di Ascanio Celestini e l’ambiguità degli affetti e dei legami in “Family”, originale musical di Gipo Gurrado, tra un omaggio a Emilio Lussu con “Bachisio Spanu / L’epopea di un contadino sardo alla guerra” e “Colpevoli di viaggio” sulle storie dei migranti; infine per la danza l’affascinante “Trittico” di Adriano Bolognino (Premio Danza&Danza 2022 come coreografo emergente) tra l’incanto di “Come Neve”, la passione de “Gli Amanti” e una riflessione sul ruolo delle donne nella società con “Your body is a battleground”.

Una programmazione variegata che spazia tra differenti generi e stili, dal registro ironico della commedia a quello intimistico di un diario privato, dalle cronache dal fronte alla presa della Bastiglia con la caduta dell’ancien régime, da un ritratto di famiglia a un viaggio nelle periferie tra vite ai margini, tra nuovi esodi e relazioni complicate all’inizio del terzo millennio.

Sotto i riflettori artisti del calibro di Maria Amelia Monti e Marina Massironi, protagoniste de “Il marito invisibile” e Giuseppe Cederna nell’emozionante “Storia di un corpo”, Marco Cavalcoli, Elvira Frosini e Daniele Timpano alle prese con il significato e l’eredità di una (doppia) rivoluzione in “Ottantanove” mentre Ascanio Celestini rievoca la figura di Francesco da Assisi in “Rumba”. Giovanni Carroni narra i disastri della “grande guerra” in “Bachisio Spanu” con drammaturgia e regia di Marco Parodi, da “Un anno sull’altipiano” con inserti da “Roccu ‘u stortu” di Francesco Suriano e Monica Corimbi è la protagonista di “Colpevoli di viaggio”, uno spettacolo ispirato ai testi di Erri De Luca.

Canzoni d’autore e monologhi in musica per “Family” di Gipo Gurrado e suggestivi racconti per quadri con il “Trittico” di Adriano Bolognino, uno dei nuovi talenti dell’arte di Tersicore. 

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