Oristano. Porte Aperte in “Nefrologia e Dialisi”: un successo in un reparto, che funziona

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Decine di persone in fila per prevenire le patologie renali. E’ stata un successo l’iniziativa “Porte Aperte”
organizzata dalla Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale San Martino di Oristano in occasione della Giornata mondiale del Rene. “La diagnosi precoce è importante per curare le
malattie renali”, ha sottolineato la dottoressa Patrizia Vatieri, responsabile del reparto del presidio ospedaliero oristanese. Una giornata dedicata alla prevenzione, che è stata anche un’occasione per
far conoscere le attività e i servizi offerti dalla “Nefrologia e Dialisi” del San Martino.
IL REPARTO C’è il servizio di Emodialisi, “dove trattiamo i pazienti
cronici, che sono una settantina”, ha riferito sempre la dottoressa
Vatieri, “con circa 10 mila prestazioni l’anno distribuite nei vari
centri di Oristano, Bosa e Ghilarza. Poi abbiamo la Dialisi Peritoneale,
coordinata dalla dottoressa Claudia Porcedda, con circa tremila
prestazioni l’anno e seguiamo dai sette ai dieci pazienti. Ancora
l’ambulatorio di Predialisi con cento pazienti, con un’insufficienza
renale cronica avanzata e ottocento prestazioni l’anno e l’ambulatorio
Nefrologico generale con numeri importanti, duemila prestazioni annue
fra visite nefrologiche, ecografie reno-vescicali e l’edodopler dei vasi
dell’arto superiore per allestire le fistole arterovenose”. Nel reparto
anche un’attività chirurgica, che consiste nel posizionamento dei
cateteri venosi centrali permanenti e nell’allestimento delle fistole
artero-venose, circa un centinaio di interventi l’anno con pazienti che
arrivano da tutta la Sardegna.
Per questa attività il referente è il dirigente medico dottor Riccardo
Marras. Ancora la degenza ospedaliera, grazie alla quale vengono
garantite le consulenze nei vari reparti dell’ospedale San Martino:
circa mille l’anno con settecento trattamenti emodialitici per i
pazienti acuti ricoverati.
PORTE APERTE In tanti hanno risposto all’appello alla prevenzione e alla
diagnosi precoce lanciato dal reparto per l’iniziativa “Porte Aperte”.
Dirigenti medici ed operatori sanitari soddisfatti. “Assolutamente si”,
ha affermato Riccardo Marras dirigente medico di “Nefrologia e Dialisi”,
“un risultato oltre le aspettative. Per il nostro reparto è stato un
momento molto importante. Una testimonianza di attenzione e vicinanza al
paziente anche dopo gli anni difficili, segnati dalla pandemia. Così i
cittadini si riavvicinano ai nostri servizi, sia coloro che sono
asintomatici, sia chi con patologie è stato lontano dai nostri
ambulatori”.
I CONSIGLI Le principali cause della malattia renale cronica sono il
diabete e l’ipertensione. La dottoressa Vatieri ha fornito anche
consigli importanti per prevenire questa patologia: “Ci sono alcune
regole d’oro. Ricordiamo ai nostri pazienti di bere sempre tanta acqua,
fare attività sportiva ed evitare determinati farmaci, che possono
danneggiare il rene, come, ad, esempio, gli antidolorifici. Inoltre
occorre seguire un’alimentazione adeguata, non esagerare con il sale ed
evitare il fumo”.

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