Quartu. Incendio all’Opera Beach Arena, arrestato marocchino

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Quartu. Nel corso della mattinata del 21 luglio, personale della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. Quartu Sant’Elena, ha proceduto all’arresto di un marocchino Adil Charoufi, classe ’90, per aver incendiato parte del locale Opera Beach Arena, sito nel lungomare Poetto, in via Golfo di Quartu.

Appresa la notizia dell’incendio del locale, dove alcune ore prima si era esibito il cestista americano Shaquille O’Neal, e venuti a conoscenza che il presunto autore potesse essere un cittadino di origine nord africana, gli agenti hanno stretto il cerchio attorno al cittadino marocchino conosciuto dalle forze dell’ordine poiché già segnalato come una persona problematica che, nel corso delle serate notturne, stava destando allarme lungo gli stabilimenti del Poetto.
Dalla ricostruzione dei fatti        è  emerso che un uomo era stato visto entrare all’interno dei locali dell’Arena Beach e pochi istanti dopo la sua fuga era stata udita un’esplosione cui aveva fatto seguito un incendio domato a stento grazie all’intervento degli addetti alle pulizie del locale e dai Vigili del fuoco accorsi immediatamente.
Pertanto, immediatamente dopo il fatto, sono stati convocati presso gli uffici della Squadra Mobile tutti i potenziali testimoni che hanno consentito di ricostruire la vicenda con l’individuazione dell’autore.
In particolare, Adil Charoufi, negli ultimi tempi aveva creato non pochi problemi, rendendosi protagonista di liti e di accese discussioni col personale della sicurezza che aveva più volte cercato di arginare l’irruenza del cittadino marocchino, spesso in evidente stato di alterazione, allontanandolo dall’Arena Beach.
Ieri, così come in atre occasioni, l’uomo ha cercato in tutti i modi di entrare nei locali dell’Arena ed era stato faticosamente respinto dagli addetti alla sicurezza, tuttavia al termine della serata, resosi conto di non essere più controllato, ha fatto il suo ingresso nella struttura indirizzandosi verso gli uffici; poco dopo è stato notato uscire velocemente e simultaneamente vi è stata  un’esplosione che determinava l’incendio.
I danni alla struttura, di per sé ingenti, sarebbero stati certamente maggiori se non vi fosse stato l’intervento immediato dei presenti che arginavano la portata dell’incendio con degli estintori in attesa dell’intervento risolutivo dei vigili del fuoco.
Negli uffici della Squadra Mobile, viene mostrata ai testimoni la foto  del marocchino che viene riconosciuto immediatamente come l’autore dell’incendio; quindi, accertate le sue responsabilità,  è  stato  arrestato presso la propria abitazione a Selargius.

Il P.M., Dr. Emanuele Secci ne ha disposto l’arrestato e  l’accompagnamento presso il carcere di Uta.

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