Villacidro, Premio “Giuseppe Dessì”: ancora spettacolo e cultura nel fine settimana

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Prosegue a Villacidro il cartellone di appuntamenti di spettacolo e culturali che fanno da cornice al trentottesimo Premio letterario “Giuseppe Dessì”. Sabato 14 e domenica 15 ottobre, la cittadina del Sud Sardegna ospita un denso fine settimana in attesa della cerimonia del 25 novembre in cui verranno consegnati il Premio Speciale della Giuria alla farmacologa e senatrice a vita Elena Cattaneo e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna al fondatore e direttore della rivista di geopolitica Limes Lucio Caracciolo.

E poi saranno annunciati e premiati i “supervincitori” del concorso letterario: in lizza nella categoria Narrativa sono Silvia Ballestra con “La Sibilla. Vita di Joyce Lussu” (Laterza), Ermanno Cavazzoni con “Il gran bugiardo“(La nave di Teseo) e Gennaro Serio con “Ludmilla e il corvo“(L’orma editore); Paolo Febbraro con “Come sempre. Scelta di poesie 1992-2022” (Elliot Edizioni), Umberto Fiori con “Autoritratto automatico“(Garzanti) e Enrico Testa con “L’erba di nessuno“(Einaudi) sono i finalisti, invece, nella sezione Poesia.
 
Il primo appuntamento in agenda questo sabato (14 ottobre) è alle 18 al Mulino Cadoni con il regista Alessio Cremonini che, in conversazione con Stefania Lucamante,presenta il suo romanzo d’esordio, “Ora dormono” (Einaudi)la storia di una famiglia liberale e progressista, nella Germania degli anni Venti del Novecento, una famiglia in pericolo; la storia – vera, ricordata, tramandata, e poi reinventata – degli antenati tedeschi dell’autore.
 
Dopo l’incontro con Alessio Cremonini al Mulino Cadoni, la serata di sabato prosegue nel cortile di Casa Dessì: alle 21.30 riflettori puntati su un artista che da oltre trent’anni scrive pagine importanti della musica d’autore italiana e internazionale, Bungaro, accompagnato da Marco Pacassoni al vibrafono, allo xilofono e alle percussioni nel suo nuovo progetto, “Volevo volare con i piedi per terra”. 

«Al centro dello spettacolo c’è un bambino, Antonio Calò in arte Bungaro, che si racconta attraverso trent’anni di canzoni – dice il cantautore – E questo bambino racconta cose che Toni adulto non ha mai detto, cose a tratti incredibili. Per farlo prendo in prestito le parole di mia madre, che mi esorta a tirare fuori gli episodi memorabili, le canzoni che ho scritto, gli incontri che hanno attraversato la mia vita a partire da quando, a soli nove anni, vinsi il Festival di Sanremo dei ragazzi sul palco dell’Ariston».

Domenica (15 ottobre), attualità, poesia e teatro al centro di una serata che prende inizio al Mulino Cadoni, alle 17, con Alessia Piperno. In dialogo con Vito Biolchini, la giovane autrice romana, che nel 2016 ha lasciato l’Italia per esplorare il mondo in solitaria, presenta “Azadi!“, il suo libro fresco di uscita per Mondadori, in cui racconta la sua storia: il 28 settembre di un anno fa è stata rinchiusa per quarantacinque giorni nel settore del carcere di Teheran in cui vengono detenuti gli oppositori del governo iraniano, per aver partecipato a una manifestazione a sostegno dei diritti delle donne. “Azadi! Azadi! Azadi!”, “Libertà! Libertà! Libertà!”, è il grido che si leva ogni giorno nei corridoi di quella prigione a spezzare per un attimo il muro di pianti e lamenti che risuona incessante.
 
Si rimane al Mulino Cadoni per dare spazio, alle 18.30, alla Stand-up poetry di Lorenzo Maragoni, campione mondiale 2022 di Poetry Slam: uno spettacolo di poesia, un concerto senza musica, una playlist di pezzi che parlano dell’amore, del lavoro, dell’arte, della stessa poesia. In bilico tra reale e surreale, tra spoken word stand-up comedy, un’ora per scoprire un nuovo modo di fare poesia. Uno spettacolo che è un tentativo di dare nuove forme alla poesia contemporanea e trovare i suoi punti di contatto col teatro e con la vita.

La stand-up poetry è un genere ibrido, all’incrocio tra la poesia performativa e la stand up-comedy: testi brevi e registro colloquiale, assieme a momenti più lirici propri della poesia orale e flussi verbali vicini al rap, su temi della vita quotidiana che cercano di gettare ponti di immedesimazione tra performer in scena e pubblico.

A Casa Dessì, invece, alle 21.30 sale sul palcoscenico il giornalista e documentarista Domenico Iannacone con lo spettacolo “Che ci faccio qui, in scena“, una produzione Teatro del Loto / TeatriMolisani con le musiche al vivo di Francesco Santalucia e le installazioni video di Raffaele Fiorella, con il coordinamento tecnico di Eva Sabelli e il coordinamento artistico di Stefano Sabelli.

Il racconto televisivo neorealistico di Iannacone si cala nel teatro di narrazione e trasforma le sue inchieste giornalistiche in uno spazio intimo di riflessione e denuncia: il palcoscenico diventa il luogo ideale per portare alla luce quello che la televisione non può comunicare; le storie così riprendono forma, si animano di presenza viva e voce, e tornano a rivendicare il diritto di essere narrate.

Tutti gli appuntamenti in programma sabato e domenica a Villacidro sono, come sempre, aperti al pubblico con ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Per altre informazioni si può consultare la pagina Facebook della Fondazione Dessì. Contatti 0709314387 e 3474117655,  info@fondazionedessi.it.

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