La Vetreria di Pirri. CAGLIARI 1943/2023: MEMORIE DI GUERRA, PERCORSI DI PACE

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Verso la Casa della Memoria. E’ il titolo della serata che Cada Die Teatro ha organizzatoper mercoledì 27 marzo, alle 17, non casualmente in occasione della Giornata mondiale del teatro, in cui a La Vetreria di Pirri verrà presentato il progetto CAGLIARI 1943/2023: MEMORIE DI GUERRA, PERCORSI DI PACE. Nel febbraio del 1943, era il 17, poi il 26 e il 28, Cagliari, inerme, subisce i primi pesanti, tragici, attacchi aerei da parte delle forze angloamericane. Ne seguiranno altri, devastanti, il 31 marzo e il 13 maggio. Dopo quei bombardamenti la città appariva spettrale, semidistrutta, svuotata: moltissimi cagliaritani morirono, migliaia la abbandonarono, sfollando nei paesi della provincia e dell’interno dell’Isola. Per non dimenticare il Cada Die Teatro lo scorso anno, 80esimo anniversario dei bombardamenti sul capoluogo, ha dato vita a un progetto articolato, ideato da Pierpaolo Piludu, sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, e da Comune di Cagliari, Regione Sardegna (Assessorato alla Cultura), MiC, per contribuire a mantenere viva la memoria del dramma vissuto da Cagliari nel ’43 e per suscitare un moto di riflessione anche sui conflitti attuali e le vittime che causano.  

L’incontro di mercoledì 27 è pensato per cominciare a rendere accessibile il lavoro di ricerca svolto, offrendo un’anteprima del sito web dedicato a Cagliari 1943, un archivio multimediale ricco, nutrito, un patrimonio di contenuti. Tutto questo per parlare degli sviluppi futuri che porteranno alla nascita di una vera e propria Casa della Memoria. Il progetto nasce dalla volontà di preservare e condividere la memoria dei bombardamenti di Cagliari durante la Seconda Guerra Mondiale, unendo ricerca teatrale e antropologica. Non solo custodi di storie, ma anche laboratorio di educazione e sensibilizzazione attraverso la collaborazione con scuole e l’Università di Cagliari. “Forse il miglior antidoto all’indifferenza con cui si ascoltano ancora oggi, purtroppo, i freddi numeri dei bollettini di guerra che i media snocciolano quotidianamente”, lo definisce, e sottolinea, Piludu, attore di Cada Die, ideatore e anima del progetto. 

IL PROGRAMMA. Alla presentazione interverranno, oltre allo stesso Piludu, Alessandro Mascia, Presidente cooperativa Cada Die Teatro, Alessandro Lay, attore e regista del Cada Die Teatro, Tatiana Cossu, antropologa dell’Università di Cagliari, Francesco Casu, regista multimediale, la giovane Martina Meloni, rappresentante degli studenti del Liceo Euclide di Cagliari.

IL PROGETTO. Il lavoro si basa su una meticolosa ricerca, iniziata nel 2006 e sostenuta dalla Fondazione di Sardegna, dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE), in collaborazione con la cattedra di Antropologia culturale dell’Università di Cagliari. Sotto la guida scientifica di Giulio Angioni, antropologo, e scrittore, che ha lasciato una traccia indelebile nella cultura isolana, sono state raccolte oltre 130 testimonianze dirette, per dare luce agli anni bui del fascismo, della guerra e del dopoguerra partendo dai bombardamenti che rasero al suolo la maggior parte degli edifici del capoluogo.

Nel corso del 2023 è stato intrapresa una lunga opera di restauro digitale, con l’obiettivo di rendere accessibili tutte le registrazioni attraverso il sito web dedicato al progetto. Queste testimonianze, organizzate in 24 diverse aree tematiche (da “17 febbraio 1943” a “La Paura”, da “L’antifascismo” a “I tedeschi”, a “La fuga dalla città”, da “L’armistizio” a “Gli americani”, a “Mai più guerra!”), rappresentano un patrimonio di grande valore storico e culturale.

LA CASA DELLA MEMORIA.Dal 2006 il Cada Die Teatro, con il prezioso lavoro di ricerca condotto da Pierpaolo Piludu, in collaborazione, come detto, con l’ISRE e con la Facoltà di Antropologia culturale dell’Università di Cagliari, ha raccolto in un video archivio un grande numero di testimonianze “de piciocheddas e piciocheddus de su ’43” che hanno visto Cagliari sbriciolarsi sotto le bombe. Sono storie di vecchie e vecchi cagliaritani che da bambini sono stati travolti dalla violenza e dalla follia della guerra. Francesco, Cicitu, Masala le chiamava “le storie dei vinti”, storie che non trovano spazio nella narrazione della Storia ufficiale, raccontata dai “vincitori”. 

Il progetto CAGLIARI 1943/2023: MEMORIE DI GUERRA, PERCORSI DI PACE ha messo in moto l’aggiornamento del video archivio, a cui Cada Die ha lavorato con la collaborazione del regista Francesco Casu per la cura della parte multimediale. Un patrimonio di inestimabile valore, considerata la progressiva scomparsa, anche per ragioni anagrafiche, dei testimoni di quelle tragiche vicende. L’obiettivo è ora quello di completare la creazione di una Casa della Memoria, che consenta di vivere un’esperienza immersiva attraverso un percorso visivo e sonoro con il contributo di antropologi, storici e ricercatori.

“La Casa della Memoria Cagliari 1943 – spiega Pierpaolo Piludu – è il risultato di un impegno collettivo, iniziato oltre un decennio fa, per sopperire alla scarsa conoscenza delle giovani generazioni cagliaritane della tragedia vissuta dai loro nonni. La presentazione del 27 marzo – sottolinea l’attore e regista di Cada Die – rappresenta un’occasione per riflettere sul percorso compiuto e sulle future iniziative volte alla costruzione di una memoria condivisa. L’auspicio – conclude – è che l’intensità di questi racconti possa contribuire a far crescere l’avversione nei confronti di tutte le guerre, prevenirle e contrastarle”.

CAGLIARI 1943/2023: MEMORIE DI GUERRA, PERCORSI DI PACE, fra ricerca antropologica e teatrale, e il sito dedicato con sezioni apposite, è diventato “casa” anche per le produzioni legate strettamente al progetto: gli spettacoli CAGLIARI 1943. LA GUERRA DENTRO CASACIELO NEROFAMIGLIA PUDDU, DA DOVE ARRIVANO LE BOMBE (l’ultimo nato, che ha debuttato nello scorso dicembre), frutto sempre del lavoro prezioso di Piludu;il documentario Quando scappavamo col cappotto sul pigiama (trailer: https://youtu.be/ssEreHnyJHk), prodotto dalla sede Rai della Sardegna, con la regia dello stesso Piludu e di Cristina Maccioni, che contiene molti racconti di donne e uomini che hanno vissuto i bombardamenti su Cagliari del 1943; la ristampa del libro “Cagliari 1943. La guerra dentro casa”, curato da Piludu per Aipsa Edizioni, con frammenti di nuove testimonianze e un appassionato intervento di Maria Giacobbe, la scrittrice nuorese, naturalizzata danese, recentemente scomparsa, che ha dedicato gran parte della sua vita alla difesa dei diritti delle donne e degli uomini di tutto il mondo.

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