Ospedale Ozieri, la denuncia di Manca (M5S): “Le mie ispezioni ai reparti non piacciono”

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“Le mie ispezioni in ospedale, si è capito, risultano troppo scomode. Sono da evitare, con tutti i mezzi a disposizione. Il tentativo di ostacolarmi nell’esercizio del mio potere ispettivo va avanti senza sosta. I bastoni tra le ruote si moltiplicano e, stavolta, mi è stato persino chiesto di comunicare in anticipo il mio arrivo in ospedale. Da non crederci. Forse per concedere a qualcuno il tempo necessario a nascondere la polvere sotto il tappeto?

L’ennesimo episodio, gravissimo – racconta Desirè Manca (M5s) – è accaduto il 17 ottobre scorso quando mi sono recata all’Ospedale di Ozieri per effettuare un’ispezione della struttura. Mentre mi trovavo all’interno del reparto di dialisi il personale medico veniva contattato telefonicamente dal Direttore sanitario, il quale intimava al mio interlocutore del momento di non concedermi di espletare l’ispezione, né di rispondere alle mie domande”.

“Prima di essere costretta a rivolgermi ai Carabinieri, ho contattato il Direttore Generale della Asl 1, il quale mi ha persino chiesto di essere avvisato prima di ogni ispezione, così da poter mettere a conoscenza del mio arrivo i primari. Una richiesta inaccettabile che, ovviamente, se accolta, snatura lo scopo principale dell’accesso, ovvero quello di accertare la realtà che si vive nei reparti dei nostri ospedali e da quella partire per individuare soluzioni adeguate ad eventuali problemi. Non soddisfatto, inoltre, il direttore generale mi ha invitato a non ostacolare il lavoro dei medici e a non far attendere i pazienti nel corso delle mie ispezioni”.

Questa la denuncia della consigliera regionale del Movimento 5 stelle Desirè Manca che aggiunge: “L’intento neppure troppo velatamente intimidatorio è evidente, in quanto insinua condotte che non ho mai posto in essere”.

“Alla luce di quanto accaduto – continua Desirè Manca – ancor prima di rivolgermi alla Procura della Repubblica perché valuti la sussistenza di condotte che integrino estremi di reato, ho scritto una lettera al Presidente del Consiglio Michele Pais affinché si attivi per far sì che Direttore generale e il Direttore sanitario della Asl 1 non ostacolino più il mio accesso a tutte le strutture sanitarie di loro competenza. Allo stesso tempo, ho chiesto al Presidente Pais di invitare tutte le figure competenti a collaborare pienamente a tutte le future ispezioni che riterrò di disporre, comunicando fin da ora a tutti i soggetti preposti e a loro sottoposti di agevolare le mie attività nel rispetto delle norme di legge”.

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