Teatro Massimo, terminata la riqualificazione energetica

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Cultura e ambiente, perchè no? Con perfetto tempismo e nel rispetto delle procedure, possono definirsi conclusi i lavori di riqualificazione energetica ambientale del Teatro Massimo. Un intervento capace di ridurre di circa il 40% l’assorbimento di energia elettrica e di almeno il 50% l’impatto ambientale.

La casa cagliaritana della prosa, della musica e della danza, gestita dal 2022 duo Cedac- Jazz in Sardegna, col passaggio alla categoria D, fa un balzo in avanti nella classe energetica, migliora le dotazioni tecnologiche e incrementa il valore economico dell’intero edificio.

Il risultato, ottenuto a fine agosto 2023, è il frutto di un finanziamento europeo a fondo perduto pari a 352.423 euro nell’ambito PNRR. Si tratta dell’80% dell’intero ammontare mentre il restante 20% è invece stato messo a disposizione dal Comune di Cagliari, oggi rappresentato da Maria Dolores Picciau, assessora alla Cultura e Spettacolo: “Sono molto soddisfatta del risultato ottenuto. Si è dimostrato un impegno concreto nel percorso di sostenibilità ambientale, garantendo al contempo un futuro più eco-friendly per questa importante struttura cittadina”.

Assai simile, il commento di Antonio Cabiddu, presidente del Cedac: “Noi e Sardegna Concerti, come gestori del Massimo dalla stagione 2022/2023, abbiamo colto l’opportunità offerta da un bando del Ministero legato all’efficientamento energetico di sale teatrali, cinema e beni culturali. Ci siamo fatti carichi di tutti gli oneri finanziari mentre il Comune ha contribuito con il 20%. Abbiamo firmato un contratto con Energit rispettando la tempistica degli stati di avanzamento dei lavori”.

In termini prettamente numerici, per Cabiddu si parla di “-30% in bolletta, -50% di C02 e + 30% di giornate dedicate allo spettacolo. E poi, essendo parte della nostra missione, stiamo lavorando per poter utilizzare tutti gli spazi del teatro”.

Grande soddisfazione anche per Aline Nowè, manager di Energit: “E’ un piacere parlare di questo progetto e della collaborazione fra committenza e i nostri patner tecnici. A me piace pensare che la luce del teatro arrivi direttamente dal sole, razionalizzando consumi, illuminazione e climatizzazione, in linea con i principi della transizione ecologica.”

L’ing Guido Sanna, progettista e socio della ditta Ineos, aggiunge: “Siamo stati messi nelle condizioni di lavorare bene. Un complimento a tutti gli attori di questa bella avventura. Abbiamo sostituito tutto dal punto di vista dell’illuminazione mentre con il nuovo impianto fotovoltaico, ci aspettiamo di ottenere l’85% del fabbisogno energetico del teatro. Poi, abbiamo installato il monitoraggio delle performance con l’obiettivo di avere un riscontro immediato e messo a norma la cabina elettrica di media tensione. Abbiamo provato a rendere il Massimo una struttura efficiente e confortevole”

Massimo Palmas, direttore artistico di Sardegna Concerti, conclude: “Questi lavori molto importanti non hanno mai interrotto gli spettacoli. Un grosso merito va allo staff che ha dimostrato un’altissima qualità professionale. In questo lavoro di efficientamento, si apprezza l’efficace collaborazione fra pubblico e privato. In tutto questo, la nostra aspirazione è quella di far diventare il Massimo una perla fra i teatri italiani”.

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