Carcere Uta, detenuto cerca di appiccare un incendio e aggredisce gli Agenti intervenuti

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Comunicato UILPA segreteria regionale Sardegna:

-Ancora una aggressione nell’Istituto di Uta dove un detenuto già responsabile di altre aggressioni a danno del personale, ha cercato di applicare un incendio nella propria camera detentiva e nel momento in cui gli Agenti sono entrati in camera per ritirargli l’accendino che stava utilizzando per bruciare le lenzuola per poi scatenare l’incendio ha aggredito brutalmente gli stessi Poliziotti.

Sono stati minuti concitati dove per riuscire a contenere l’aggressore i 3 Agenti hanno riportato ferite alle braccia e tumefazioni al volto perchè considerata l’importante mole fisica del detenuto, non è stato agevole riuscire ad immobilizzarlo senza strumenti e mezzi adeguati.

A renderlo noto il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria della Sardegna Michele Cireddu che aggiunge: “Commentiamo l’ennesima aggressione subita dai nostri Poliziotti che per cercare di evitare un incendio, hanno subito danni fisici a seguito dell’aggressione di un detenuto, già responsabile qualche giorno fa di un altra aggressione a danno di un altro Agente.

Il Dipartimento nonostante la richiesta ufficiale  si ostina a non  fornire i dati relativi gli eventi critici alle OO.SS., forse perchè si VERGOGNA di certificare pubblicamente il fallimento del sistema carceri attuale? Dai numeri in nostro possesso, questa è la 34^ aggressione subita dai nostri Poliziotti nel carcere di Uta dal 1 gennaio 2023 ad oggi, se questo dato coinvolgesse altri operatori di altre forze di Polizia, sicuramente ci sarebbe l’indignazione delle Istituzioni e della classe politica sarda, invece nel caso della Polizia Penitenziaria sembra quasi il prezzo da pagare per lavorare in un Amministrazione fallimentare e da rifondare di sana pianta.

Se per ogni aggressione subita dai Poliziotti si attribuissero note di demerito anche economiche ai vertici dell’Amministrazione siamo convinti che il personale sarebbe dotato di strumenti anti aggressione e ci sarebbe una riorganizzazione di tutti gli Istituti per concentrare tutte le risorse possibili nelle sezioni detentive o nei compiti operativi per garantire la sicurezza agli Agenti che invece continuano a lavorare al di sotto dei livelli di sicurezza e continuano quindi ad essere le vittime sacrificali del sistema.

Si vocifera che l’intervento del Dipartimento per la gestione degli eventi critici e per fermare le aggressioni a danno del personale sia prossimo e pare consista in un documento di 300 pagine realizzato dai burocrati dipartimentali senza il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori. Non bisogna essere una Cassandra per comprendere che la situazione e’ fuori controllo e viste le premesse potrebbe precipitare definitivamente! L’Amministrazione inadeguata, andrebbe commissariata per far fronte ad una vera e propria emergenza carceri!

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