Cedac/Circo Contemporaneo: tre serate sarde per l’Ouverture des Saponettes” di e con Michele Cafaggi. Si parte domani ad Alghero

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Un incantevole sogno a occhi aperti con “Ouverture des Saponettes”, il divertente e coinvolgente “concerto per bolle di sapone” di e con Michele Cafaggi, per la regia di Davide Fossati (produzione Studio TA-DAA!) in cartellone martedì 12 dicembre alle 21 al Teatro Civico “Gavino Ballero” di Alghero, dove inaugura la Stagione 2023-2024 de La Grande Prosa, Danza e Circo Contemporaneo e mercoledì 13 dicembre alle 19 al Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo per dare il la alla Stagione 2023-2024 de La Grande Prosa e Circo Contemporaneo, per approdare infine giovedì 14 dicembre alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, per un breve ma intenso tour nell’Isola sotto le insegne del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.

Un visionario e poetico racconto senza parole in cui Michele Cafaggi, artista di fama internazionale, formatosi tra l’Italia e la Francia con maestri come Jango Edwards, Philippe Gaulier, Marcel Marceau e Philippe Radice, oltre agli studi presso l’Ecole National du Cirque Fratellini e la School of Circus Arts Hall of Fontana, ospite di importanti rassegne e festivals e vincitore di numerosi premi e riconoscimenti tra cui il Public’s Choice Award all’Ascona Festival (Svizzera), si trasforma in uno stralunato “direttore senza orchestra” ed esegue una sua “musica” dove al posto delle note si librano nell’aria, lievi e trasparenti come i pensieri, danzanti e iridescenti bolle di sapone. “Ouverture des Saponettes” si apre con l’apparizione dello stravagante e buffo personaggio, che indossa un grembiule sopra l’elegante abito da sera, ed ecco che «da una tromba compare una rosa» mentre «da strani strumenti nascono bolle giganti, bolle rimbalzine, bolle da passeggio, grappoli di bolle…», tutto il palco si riempie di fragili sfere e diventa perfino possibile ritrovarsi all’improvviso dentro una bolla gigantesca…

Una performance emozionante, dove tutto diventa possibile, per riscoprire il senso della meraviglia: tra le atmosfere raffinate e un po’ retro del mondo del varietà e il fascino del teatro e delle arti circensi, dalla pantomima alla clownerie, alla giocoleria, anche la musica diventa gioco… grazie alla fantasia. Una partitura virtuosistica, su cui Michele Cafaggi si muove con l’agilità di gatto… ovvero di un funambolo sul filo dell’immaginazione, dando vita a situazioni sempre nuove grazie alla partecipazione e all’interazione con il pubblico, tra rapide metamorfosi e effetti “magici”, circondato da una miriade di lucenti bolle di sapone per il divertimento di grandi e piccini. Una pièce intrigante incentrata sulle infinite possibilità suggerite da un materiale effimero ma anche stranamente resistente, manipolabile, sia pure con estrema delicatezza, per creare composizioni istantanee, generato da un semplice soffio e destinato a dissolversi, o a disperdersi nel vento…

Una deliziosa “Ouverture des Saponettes” per iniziare in bellezza la nuova Stagione del CeDAC Sardegna, con uno spettacolo pensato a misura di bambine e bambini ma capace di ammaliare un pubblico di ogni età, riportandolo alla dimensione dell’infanzia e del gioco, oppure del sogno… grazie all’abilità e al talento, all’estro e all’inventiva di un artista poliedrico che mescola i differenti linguaggi della scena con la cifra elegante e insieme avvincente, onirica e ipobolica del nouveau cirque. Michele Cafaggi, mimo, clown e giocoliere, ha ottenuto il Premio Nazionale “Franco Enriquez” 2016 con la seguente motivazione: «Il suo teatro e le sue bolle piene di poesia catturano gli occhi e il cuore di grandi e bambini, i suoi spettacoli sempre raffinati, estasianti, coinvolgenti, ricchi di clownerie, sono il frutto di una ricerca profonda e di una maturità, mimico- attoriale, raggiunta. La sua arte è spesso a disposizione di eventi benefici a favore dei bambini, ricordiamo la sua opera presso la Fondazione Theodora Onlus, per la quale veste presso i reparti pediatrici i panni del dott. Sogno, un grande esempio di impegno sociale e civile».

Ouverture des Saponettes” è nato nel 2003 e ha debuttato al Museo della Scienza e della Tecnica “Leonardo da Vinci” di Milano, nell’ambito delle attività organizzate dal laboratorio scientifico sulle bolle di sapone, e attualmente conta più di mille repliche: lo spettacolo è stato rappresentato in teatri e festivals nazionali e internazionali (Francia, Irlanda, Belgio, Svizzera, Grecia, Giappone, Cina, Corea del Sud), in scuole materne, musei della scienza, casinò, varietà e gran galà; e perfino dentro gli studi televisivi, da “I soliti ignoti” su Rai 1 al “Circo Massimo Show” su Rai 3, nella “Mattina in famiglia” e nel programma “Bontà loro” su Rai 1, e ancora al Tg2, in GT Ragazzi, su Rai International…

Il teatro fantastico di Michele Cafaggi, con spettacoli come “L’Omino della Pioggia” e la sua “Ouverture des Saponettes”, si inserisce nella tradizione del nouveau cirque, dove le arti della scena come il teatro, la danza e la musica si fondono alle arti circensi e all’illusionismo: a partire dagli Anni Settanta del Novecento, compagnie come il Cirque Bidon, il Cirque Archaos e il Circus Zingaro, cui si aggiungono negli Anni Ottanta il Cirque Plume, il Cirque Baobab, il Cirque Oz e il Cirque du Soleil, e tanti altri, danno vita a produzioni originali, con numeri “a tema” se non addirittura una vera e propria drammaturgia, reinventando ciascuno a suo modo, con uno stile peculiare basato sulle abilità degli artisti, la popolare forma di spettacolo viaggiante.

Nascono Scuole e Accademie – sull’esempio della Russia dove nel 1927 è stata istituita la prima Accademia di Circo e varietà – in cui insieme alle arti circensi si studiano altre discipline, dalla recitazione alla danza, alla musica mentre preziose suggestioni provengono dal lavoro di Momix, Pilobolus, La La La Human Steps e coreografi come Lindsay Kemp. Il nouveau cirque intreccia la dimensione evocativa e narrativa del teatro con la danza classica e contemporanea, acrobazie e giocoleria, clownerie, musica e giochi di luci e ombre per comporre opere affascinanti e multimediali, capaci di attrarre varie fasce di pubblico, dagli adulti ai piccolissimi, e specialmente gli spettatori più colti e raffinati, curiosi e aperti alle novità.

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